Percorsi riscoperti dell’arte italiana nella VAF-Stiftung 1947 – 2010
02/07/2011HIRSCH FAKTOR
21/10/201108/10/2011 - 11/12/2011
Accademia Filarmonica di Casale Monferrato, Palazzo Gozzani di Treville e Labirinto, Via Goffredo Mameli, 29 e Via Benvenuto Sangiorgio, 4 - Casale Monferrato
a cura di Luigi Cerutti
L’universo rovesciato - Una mostra, due luoghi.
Dal 8 Ottobre all’ 11 Dicembre 2011
Orari di apertura Accademia Filarmonica:
Lunedì dalle ore 15.00 alle ore 19:00 Sempre su appuntamento. Tel +39.0142.452269 Cell. +39.345.6274286 Mail direzione@filarmonica¬casale.com
Orari di apertura Labirinto:
Da Martedì a Sabato dalle ore 09:00 alle ore 12:30 e dalle ore 16:00 alle ore 19:30
Inaugurazione Sabato 8 Ottobre 2011 alle ore 18:30 presso il Labirinto e alle ore 19:15 presso l’Accademia Filarmonica di Casale Monferrato.
L’accademia Filarmonica di Casale Monferrato e Labirinto, grazie alla collaborazione con BonelliLab, sono liete di presentare la mostra personale L’universo rovesciato di Corrado Bonomi (Novara, 1956) a cura di Luigi Cerutti.
A distanza di due anni dall’ultima mostra di Corrado Bonomi a Casale Monferrato al Labirinto, L’universo rovesciato diviene, per la selezione di opere storiche ed inedite e per la doppia sede espositiva, un momento di riflessione solido e nodale. La mostra rappresenta il secondo appuntamento per il programma di arte visuale contemporanea dell’Accademia Filarmonica, dopo la mostra personale di Mirco Marchelli Stato, Participio Passato. Ed è per il Labirinto l’undicesima mostra di carta della nuova gestione per l’arte contemporanea dal 2009, anno che vide l’inaugurazione del progetto proprio con Corrado Bonomi con la mostra Pizzini.
L’universo rovesciato non è una doppia mostra. È piuttosto una mostra sdoppiata attraverso il filtro formale della carta. Al Labirinto si trovano esclusivamente opere su carta o materiali a essa affini, rimanendo così nel solco del progetto della galleria che espone esclusivamente opere su carta o direttamente collegate all’area semantica della leggerezza, della lievità, come magistralmente teorizzato da Italo Calvino nelle lezioni Americane. All’Accademia Filarmonica si snoda il resto della mostra, con i lavori installativi scultorei. Sono molti anni che dedico le mie riflessioni al lavoro di Corrado Bonomi, e per nessuna ragione al mondo mi passa per la mente di smettere. È un lavoro affannato, faticoso e altamente fertile il tentare di ordinare l’immensa quantità di opere e di esiti rispetto ai campi di indagine e di pensiero di Bonomi. Non ho mai scartato nulla del suo lavoro, proprio perché nella vastissima miriade di tentativi formali e sostanziali esiste e resiste, sempre ed in ogni caso, il suo retroterra culturale e il desiderio di descrivere la contemporaneità. In questa mostra ho individuato tre momenti specifici che fondano e basano, interferiscono in molte delle riflessioni dell’artista di Novara. Queste interferenze sono sia nella scelta di materiali ed oggetti specifici sia nelle aree semantiche, nei fantasmi, che questi materiali evocano e riportano. In particolare questi tre luoghi permettono la via alla luce a molti dei lavori di Bonomi dagli anni Ottanta ad oggi; dal lavoro Castelli in aria, ai Sogni, ai lavori sulla guerra. Questi sono i soldatini e gli oggetti spaziali (elementi prima ludici dell’infanzia poi interruttori per riflessioni decisive nella sua poetica), gli scatoloni d’imballaggio, il treno. L’universo rovesciato, così, individua e mette in relazione questi tre luoghi della poetica di Bonomi, al fine di gettare le basi, cronologiche ed essenziali, per la comprensione del suo tracciato, del suo modus operandi, delle sue riflessioni per noi così tanto basilari. La mostra è resa possibile dalla presenza e dal contributo di BonelliLab, galleria di Canneto sull’Oglio che da svariati anni collabora attivamente con Corrado Bonomi.
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