Installazione su più pannelli di paesaggio agreste con convento e fabbriche stilizzate nelle forme fondamentali della sfera e del parallelepipedo. L'opera si inserisce nel contesto delle sperimentazioni sull'ironia, in particolare sull'ironia come metodo di sopravvivenza alla vita, come a dire, è proprio quel che passa il convento quello che ci si deve aspettare e nulla di più.