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Il Regalo impossibile di Corrado Bonomi prosegue nella propria scia di successo in Germania, a riprova della forza comunicativa di quest’opera, selezionata da Andreas Beitin e Elena Engelbrechter, curatori dell’esposizione.
La forza di questa bonomiana interpretazione delle famose opere geometriche dell’artista olandese è stata perfettamente descritta da Marli Hoppe-Ritter in una recente dichiarazione, che potrete leggere qui.
Vestiti, lacche per capelli, orologi, magliette, borse… chi non le conosce, l’accattivante e immediatamente riconoscibile design di oggetti d’uso comune basato senza inibizioni e senza mezzi termini sull’ingegno di uno degli artisti più importanti del Novecento: Piet Mondrian. In pochi anni di attività è riuscito come nessuno mai a sviluppare una tendenza totalmente nuova, lontana dal figurativo, dando forma al Neoplasticismo. Tra i padri fondatori del Modernismo pittorico, ha saputo procedere “dall’immagine all’immaginario”. Le sue famose composizioni apparentemente semplici giocate su linee nere e quadrati colorati hanno completamente rivoluzionato il mondo dell’arte.
Nessun altro artista del XX e XXI secolo è stato citato, copiato, omaggiato tanto spesso e in tanti modi quanto Piet Mondrian – dalla moda alla pubblicità, dall’architettura al design e, soprattutto, nell’arte stessa. In occasione del suo 150esimo compleanno, posticipato di diversi mesi a causa della pandemia, la mostra Re-Inventing Piet. Mondrian and the Consequences, prende opere chiave di Mondrian come punto di partenza, proponendo per la prima volta su questa scala una visione d’insieme nel cosmo delle molteplici nuove creazioni, adattamenti, discussioni (critiche) e sviluppi delle sue composizioni artistiche rivoluzionarie: dalle opere d’arte dei suoi contemporanei fino ai celebri abiti Mondrian di Yves Saint Laurent, oggetti di arte applicata, design e utensili d’uso quotidiano, oltre a numerose opere e installazioni di artisti contemporanei.
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo illustrato curato da Andreas Beitin e René Zechlin, pubblicato da Verlag der Buchhandlug Walther König.
Artisti partecipanti:
Bas Jan Ader, Claudia Angelmaier, Iván Argote, Amber Ambrose Aurèle, John Baldessari, Michael Barnaart van Bergen, Georg Baselitz, Chris Beekman, Anna & Bernhard Blume, John Bodin, Corrado Bonomi, Shin Bongchull, KP Brehmer, Mark Brusse, Hal Busse, Philippe Calia, Miguel-Ángel Cárdenas, Lygia Clark, Corneille, Lajos d’Ebneth, Theo van Doesburg, César Domela, Jacob van Domselaer, Tim Eitel, Ndidi Emefiele, Ernest T., Erró, Sylvie Fleury, Simon Freund, Ryan Gander, General Idea, Isa Genzken, Fritz Glarner, Melissa Gordon, Torben Giehler, Jean Gorin, Camille Graeser, Joachim Grommek, Dieter Hacker, Ian Hamilton Finlay, Mary Heilmann, Gregor Hildebrandt, Alfred Hrdlicka, Vilmos Huszár, Remy Jungerman, Barbara Kasten, Hiroshi Kawano, Tadashi Kawamata, Anselm Kiefer, Martin Kippenberger, Jakob Lena Knebl, Krijn de Koning, Joseph Kosuth, Lee Krasner, Germaine Kruip, Louise Lawler, Saul Leiter, Bart van der Leck, Sherrie Levine, Erik van Lieshout, Liu Ye, Cristina Lucas, Hermann Meier, Mathieu Mercier, Jonathan Monk, Thomas Moor, François Morellet, Sarah Morris, Marlow Moss, Robert Motherwell, Simon Mullan, Hélio Oiticica, Dennis Oppenheim, Eduardo Paolozzi, Claudio Parmiggiani, A. R. Penck, Gerrit Rietveld, Peter Rozemeijer, Tom Sachs, Yves Saint Laurent, Jörg Sasse, Kurt Schwitters, Kathryn Sowinski, Daniel Spoerri, Magnus von Stetten, Władysław Strzemiński, Grzegorz Sztwiertnia, Sophie Taeuber-Arp, Gerold Tagwerker, Volker Tannert, Timm Ulrichs, Bolesław Utkins, Lois Weinberger, Ben Willikens, Sebastian Winkler, Piet Zwart
Dall’11 marzo al 16 luglio 2023
Kunstmuseum Wolfsburg, Hollerplatz 1, Wolfsburg
Martedì – Domenica: dalle ore 11.00 alle 18.00
Lunedì chiuso
Per approfondimenti: Re-Inventing Piet.Mondrian and the Consequences