Il ciclo, nato 1993 e tutt'ora in corso, cerca di raccontare le traversate dei migranti nel Mediterraneo, attraverso la trasfigurazione nel mito del salvataggio di vite umane da parte di balene, tartarughe e, più in generale, di "abitanti del mare". Bonomi ripesca antiche storie polinesiane e hawaiane in cui i vivi si spostano sul dorso di un cetaceo, mentre i morti riposano tra le loro budella. Si tratta di un modo incisivo di parlare di una tematica molto seria e sempre attuale attraverso un giocattolo, un cetaceo di plastica, lo stesso materiale dei gommoni che trasportano i migranti sulle coste europee.